"La torta e lo scontrino" è uno di quei racconti per la vecchiaia, cioè di quelli che mi riprometto di sistemare prima o poi! XD
Un altro dilemma è stato il genere. Infatti, è stato difficile categorizzare questo racconto poiché presentava aspetti che lo potevano tranquillamente far rientrare sia nell'horror che nel distopico. Alla, fine, tuttavia, ho optato per suerreale: voi che dite? Vi sembra azzeccata come scelta?
Vi lascio l'incipit:
"Non posso credere che stia accadendo a me.
A Milano, in viaggio di lavoro, un ingordo e pornografico sportello bancomat si ingoia, in un boccone, la mia carta, nel cuore della notte, senza erogarmi alcun contante.
Desolata, torno alla camera d’albergo, per fortuna pagata in anticipo: passo una notte insonne e attendo la mattina, sperando di trovare una soluzione. La mia banca, pur appartenendo allo stesso gruppo di quella che mi ha sequestrato la carta, mi dice di non poter far nulla. Lo stesso la filiale di Milano. Incredibile! Le banche incentivano l’uso di carte e, appena accade un imprevisto, ti lasciano nel fango!"
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Se vi va, andate a curiosare: amerei (non trovate che il condizionale sia un modo bellissimo? Io ne sono pazza! XD) conoscere la vostra opinione!
Un saluto!
A presto,
Francesca