E questa volta sono stata veramente breve, me ne dovete dare atto! ;)
Non so esattamente come si gestisca un blog, non so molte cose come, ormai, avrete intuito da soli (!!!), perciò, semplicemente, mi limito a scrivere di "avvenimenti" che hanno attirato la mia attenzione, questioni che mi hanno incuriosita o notizie relative al mio lavoro, che, magari, possono interessare a chi si trova a nuotare nel mio sito-acquario... Oggi vorrei narrarvi brevemente (lo giuro, sarò breve) le ragioni del titolo della saga: "Memorie di Nael". La storia che inizio a raccontarvi ne "Il Viaggio. Volume I" finirà molti secoli dopo, nel quarto tomo della serie. Questi libri conterranno tutto il mondo che mi sono immaginata. Tuttavia, ne "Il Viaggio. Volume II" le vicende avviate si concluderanno e, più o meno, i protagonisti conosciuti troveranno una qualche sistemazione. (Al momento, solo i primi due episodi sono stati scritti, il secondo è in fase di correzione, ma, data la fatica fatta per arrivare a questo traguardo, penso proprio che qui mi fermerò insieme a tutti i miei sfigatissimi personaggi! :)). Ciononostante, si tratta di un percorso molto lungo, perciò necessitavo di un termine che potesse comunicare il senso del dipanarsi del tempo. Le parole "saga" e "cronache" sono molto usate: "cronache", in particolare, mi piaceva, ma non volevo generare richiami inappropriati a ben più celeberrime opere. Così, sono andata a cercare lontano nel tempo, scomondando gli antichi cugini romani (mia grande fonte d'ispirazione... e anche questo l'avrete ben capito, ormai!) e rispolverando una parola, forse poco accattivante da un punto di vista editoriale, ma precisa: "annali". Chi ha frequentato il liceo, come me, di certo ha conosciuto Livio ed è stato tormentato dagli Annales... Ecco, il suggerimento me lo ha dato proprio lui; poi, da "annali" a trovare il sinonimo adatto per i miei scopi, grazie ai sempre efficientissimi Treccani e Devoto-Oli (anche loro dovrei annoverare tra "I viandanti dall'altra parte"!!!), il passo è stato breve. In questo modo è nato "Memorie di Nael", il mondo generato da Amèl, la Lupa, di cui ne "Il Viaggio. Volume I" e ne "Il Viaggio. Volume II" racconto parte di quella vicenda che lo porterà al totale stravolgimento. E questa volta sono stata veramente breve, me ne dovete dare atto! ;) Prima versione di Halea-Vid, nata dagli schizzi scarabocchiati sui 4 fogli Fabriano A4, certo non proprio adatta come mappa, ma, quando il gioco di ruolo de Il Viaggio sarà pronto, come plancia andrà benissimo!
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Quando a luglio ho pubblicato Il Viaggio, mi sono trovata ad affrontare una questione che non avevo affatto valutato: far conoscere il mio lavoro. Contro voglia e pigramente, mi sono tuffata nel mare turbolento di Internet cercando una qualche soluzione miracolosa, ma, alla fine, ho optato per rotte già percorse, che mi sono state indicate, generosamente, da chi, per altri motivi, aveva comunque avuto a che fare con la questione promozione. Confesso, odio fare promozione: m’affatica, m’annoia e non sono affatto produttiva né meno che meno costante. Tuttavia, vi risparmierò le mie lamentazioni in merito…la mia voglia di scriverle è direttamente proporzionale alla vostra di leggerle! Quello di cui invece vorrei parlare è il sorprendente mondo dei blogs e dei bloggers. Uno dei canali suggeritomi, infatti, è stato quello di proporre il mio lavoro in recensione nei blogs e nei portali e webzine di settore. Non conosco la storia dei blogs in genere (magari qualche blogger me la vorrà raccontare un giorno), tuttavia quello che posso dire dalla mia esperienza è che sono posti fantastici abitati da creature laboriose appassionate di ciò che fanno. Certo non tutti. Io, per mia naturale tendenza alla selezione, ne ho conosciuti pochi. A fare i conti, da quando il mio libro è uscito, ho inviato una trentina di richieste, tra blogs, portali e webzine , di recensioni, segnalazioni o presentazioni. Sembrerà un numero elevato, ma ho scoperto ci sono autori che si rivolgono sistematicamente a tutti i blogs e a tutte le webzine esistenti. Io penso non abbia senso. Ho cercato chi potesse avere interessi vicini al tema trattato dal mio libro e bloggers che fossero, almeno da quello che si poteva dedurre dai loro profili, lettori voraci e onnivori, meglio se amanti anche del genere fantasy ovviamente. E ho trovato grande reattività ed educazione (a oggi): una passione perseguita con serietà. Confesso, ci sono stati blogs da cui non ho avuto nemmeno un “non ci interessa” in risposta, ma, a ben guardare, sono una percentuale ridicola. Da alcuni dei blogger con cui sono entrata in contatto ho ricavato insegnamenti che mi sono serviti per migliorarmi nel proporre il mio lavoro: se ora esiste un “Glossario” di Nael e dei Popoli che la abitano è grazie a un'osservazione di Anna de http://lacquerellodiunattimo.blogspot.it/ e da Raffaela de http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/ invece ho imparato che, se proponi un libro appartenente a una “Saga”, ha senso dire da quanti volumi è composta questa “Saga”, ché magari ai lettori fa piacere saperlo! Ho anche avuto a che fare con portali e webzine molto puntuali: alcuni hanno accettato di farmi la recensione, altri non trattando autori self o formati ebook, hanno rifiutato il lavoro, ma molti hanno speso anche solo un minuto per darmi un feed-back (e non sapete quanto questo voglia dire per chi si è appena affacciato a questo mondo!). Con alcuni di loro si sono creati anche dei fraintendimenti non da poco, con conseguente rischio da parte di mia di fare la figura dell'idiota completa: la verità è che ho sempre il timore di disturbare, ci sono così tanti autori, un numero considerevole di proposte...proietto sulle risposte che ricevo questo sentire e ne fraintendo il senso. Poi, l'unica cosa che rimane da fare è sdrammatizzare, scusarsi e andare avanti. Non posso mettermi a spiegare tutto ciò che penso, le mie riflessioni e bla, bla, bla: allora si che avrebbero la conferma, se non altro, della mia stranezza! Anche da loro ho appreso cose interessanti: per esempio, da Luca de http://www.isolaillyon.it/ ho imparato il concetto di calendarizzazione. Il loro portale è molto attivo e sono rapidi nelle risposte: il termine in questione era legato all'impossibilità di recensire il mio ebook, poiché, al momento, oberati di impegni, perciò non lo potevano calendarizzare. Sono rimasta colpita. Mi ha dato l'idea di grande organizzazione. Probabilmente, gli “addetti ai lavori”, quelli che stanno dall'altra parte e che sanno come funzionano realmente le cose, staranno scompisciandosi dalle risate, ma è l'impressione che ho avuto io da questa parte. Ho pensato di fare mio il concetto: calendarizzare la promozione, calendarizzare gli appuntamenti in questa specie di blog che mal gestisco (i bloggers, quelli seri a cui vorrei ispirarmi, lo fanno, oh!), poi mi sono guardata e mi sono detta “Naaaaaaaaaaa! Ma a chi le voglio raccontare?!?””. Ecco, questo post vuol essere un modo per restituire qualcosa. In base alla mia esperienza, pubblicherò l'elenco dei Blogs, dei portali e delle -zine con cui mi sono trovata bene, per reattività, gentilezza, serietà, etc. Cercherò di tenere aggiornata questa lista mano a mano che la mia esperienza si farà più strutturata. Spero che possa essere d'aiuto a tutti quegli autori che come me muovono i primi passi in questo incredibile universo! Blogs Be', due li ho già citati , ma vale la pena inserirli di nuovo: http://lacquerellodiunattimo.blogspot.it/ gentilezza e attenzione, dietro a questo blog c'è anche una persona molto disponibile con cui mi sono rapportata con piacere; http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/ non recensisce ebook e il rifugio non tratta solo di libri, tuttavia è anche qui abbiamo una persona che mette a proprio agio ed è disponibile a segnalazioni e presentazioni; http://peccati-di-penna.blogspot.it/ dietro a questo blog c'è una giovane autrice, rapida nelle risposte: attualmente le recensioni sono chiuse, ma per una segnalazione credo che non riceverete un no; http://www.lafenicebook.com/2015/09/rubrica-italian-writers-wanted-18.html un bel progetto, un team efficiente (attivo anche in Goodreads), spero un giorno mi recensiranno, per il momento, ahimé, hanno degli arretrati da smaltire; http://chicchidipensieri.blogspot.it/ di poche parole ma una segnalazione giunta con una rapidità impressionante :); http://chelibroleggere.blogspot.it/ una lettrice dall'incredibile rapidità di lettura, reattiva e disponibile; http://voltapaginatizianacazziero.blogspot.it/ blog gestito dall'autrice Tiziana Cazziero, gentile, molto disponibile e attiva sul web; http://amoreperilibri-enonsolo.blogspot.it/ anche qui, una persona che risponde con gran rapidità ed è ben disposta nei confronti degli esordienti; http://unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot.it/ in ritardo con le segnalazioni, hanno avvisato tramite mail per il ritardo e, appena in grado, hanno fatto la segnalazione, molto gentili; http://bookshuntersblog.blogspot.it/_ contattate di recente, gentili, disponili, rapide; http://themydiarysecret.blogspot.it/p/contatti.html anche qui ho trovato grande reattività; http://ilmomentodiscrivere.org/ blog interessante e strutturato in modo, direi, giornalistico, pur non essendo questo; https://lacortedibelial.wordpress.com/ questo è un blog a cui sono arrivata per vie traverse o, meglio, mi ha trovato lei tramite un altro blog, e, dai primi contatti, mi sembra gestito da una persona ben disponile e gentile; http://nalie-overthehillsandfaraway.blogspot.it/2011/09/contatti.html contattata per una segnalazione, c'era stato un disguido con la mail: ha subito risolto e mi ha immediatamente fatto la segnalazione; gentile e rapida; http://www.passionelettura.it/ è un progetto strutturato diversamente rispetto al blog, trattasi infatti di un'associazione di appassionati della lettura, è possibile tesserarsi e offrono tutta una serie di servizi che potrebbero essere utili agli autori emergenti. http://katiusciarigogliosi.blogspot.it/ mi ha ospitata due volte: durante il blogtour organizzato a luglio, per festeggiare il contratto con la casa editrice, Antonio Tombolini Editore, e in recensione... mi sono trovato molto bene... rapida, cortese e disponibile! :) http://www.aforismidiunpazzo.org/ entrata in contatto con l'autore, Stefano Zorba, grazie a Goodreads, mi ha ospitata in recensione nel suo blog... esperienza molto positiva: Stefano è disponibile, puntuale e sono stata molto contenta di aver avuto l'occasione di sottoporgli il mio lavoro. :) http://words1.altervista.org/words/#primary Words è stato un altro blog ospite del mio blogtour: in quell'occasione sono entrata in contatto diretto con Maria... una persona gentile, attenta e appasionata... è stato un piacere conoscerla e veder recensito da lei Il Viaggio! :) Portali, Webzine e altro: http://www.isolaillyon.it/ http://www.fantasymagazine.it/ http://www.finzionimagazine.it/ Piano piano recupererò gli altri links nella mia mail, ma per oggi non ce la posso fare! Spero che avrete pazienza! Ad agosto, mi sono iscritta su Goodreads. L'ho fatto per, - ahimé!, lo confesso -, cercare potenziali lettori per "Il Viaggio. Volume I", o, comunque, provare a proporlo. Non sono capace, - lo ammetto-, non sono capace a promuovermi, seppure creda nella bontà del mio lavoro. E, alla fine, invece di usare il mezzo per cercare di far apprezzare o, almeno, illustrare ciò che reputo buono della mia opera, mi sono fatta coinvolgere dalla bontà che ho trovato nel mezzo. Goodreads mi piace. Mi piace la filosofia che lo anima. Nei lunghi (attenzione, ho detto lunghi non tanti!!! :)) anni della mia vita ho letto abbastanza: spesso per dovere, ma pure per piacere. E, di tutte le letture, sempre, nel bene e nel male, mi è rimasto qualcosa. Ho costruito la mia persona, libro a libro, come mattone a mattone si edifica una casa: la propria. E, molto lentamente, purtroppo, continuo ad ampliare l'essenza della mia individualità. In Goodreads, trovo il modo di non perdere questo adoperarsi per avere un sé consapevole e sognante al tempo stesso. Con Goodreads posso condividere l'esperienza di tutti i miei anni, senza essere saccente o inopportuna ... chi non vuole non mi legge, e questo, in realtà, poco importa, perché, nel momento in cui quell'esperienza la lasci lì, non è persa, è importante per te, prende una forma diversa. La forma di quella di molti altri, così simile nella sostanza alla tua, seppur diversa nel dettaglio: una città, una nazione, un mondo di individualità che possono incontrarsi, oppure no, ma pur sempre creare un tutto sorprendente. Io sono curiosa e passo da una recensione all'altra ("review" mi dice Goodreads che parla inglese) e mi stupisco e m'interrogo. Propongo l'amicizia a chi con me condivide le stesse letture, a chi non ne condivide alcuna, a chi ha letto alcuni libri che ho letto pure io dando opinioni simili o completamente diverse, perché in tutti troverò qualcosa che varrà la pena conoscere: ne sono certa e tutte queste possibilità mi affascinano immensamente. Ma non è ciò di cui voglio parlarvi. La cosa che maggiormente trovo sorprendente è che, più di una volta, io ho recensito libri presenti nel database di Goodreads (è notevole: entrateci, vi meraviglierà!), ma privi di molte informazioni e, - magia! , a distanza di poche ore, copertina e notizie fondamentali erano state aggiunte nella scheda del libro! Non so se è una funzione di Goodreads, un'impostazione del network o delle presenze generose che amano dare una forma completa ed esatta a quei libri che, seppur letti da un'unica persona, meritano la stessa considerazione e, in fondo, hanno la stessa dignità dei loro fratelli maggiori e più noti, tuttavia, questa cosa è una piccola gratificazione che mi svolta le giornate ... Lo so, vi sembrerà stupido, una facezia, ma, quando la mattina, trovo i miei volumi recensiti, lasciati orfani di copertina la notte precedente, con l'immagine esatta di come io li ho conosciuti, mi sento soddisfatta. Ecco, ai Folletti delle Copertine dei Libri di Goodreads voglio dire grazie ... Un giorno, scriverò qualcosa su di loro (voglio credere che esistano) ... sarà la storia di libri che ritrovano la strada al loro mondo di appartenenza, grazie alla copertina restituita dai Folletti delle Copertine, Copertine-Passaggi verso la dimensione dell'Esistenza propria (all'inizio era il Libro soppiantato dai suoi Protagonisti, come Crono soppiantato dai suoi Figli ) ... Una cosa così, ecco, e, a questi Folletti chiederò appunto di aggiungere la Copertina, perché di certo questo libro è già stato scritto e loro sanno com'era all'inizio ... Arrivo all'indirizzo scarabocchiato sul foglio che conservo stropicciato nella tasca interna del portafoglio, insieme a una manciata di scontrini insignificanti, lasciati lì a languire senza scopo. Cerco di rimanere concentrata, ma sono nervosa, perdo dei pezzi, e, senza capire come, mi ritrovo all'interno, nel magazzino di notevoli dimensioni, arredato in modo lussuoso: i mobili sono di legno pregiato, eccessivamente intarsiati e pesanti, eppure le finestre sono ridicole, incorniciate da legnetti fini e scrostati nella loro pittura laccata marrone, sembrano vecchi e dai vetri sottili come carta velina. "Che strano", penso, ma non ho tempo di realizzare, la graziosa donna-bambola, matura ma dagli atteggiamenti da adolescente ammiccante, non lascia scampo alle mie riflessioni. Mi parla senza sosta, tenendomi gli splendidi occhi azzurri decorati da una precisa e calcata matita nera addosso. "Incantevoli", penso ancora e non capisco ciò che mi dice con tanta enfasi e trasporto. Non la sento. Ascolto solo i suoi occhi, ma ritengo debba essere importante il suo discorso, perciò annuisco, cercando di apparire il più convinta possibile. Inizio a percepirli, infine li vedo: il pavimento è invaso da insetti; ci sono ragni che zampettano frettolosi, scarafaggi impazziti, persino lumache minuscole che lasciano viscide scie. Non sento più la bella signora-ragazzina, le sue parole si perdono tra le tracce appiccicose e lucide e il vorticare di bestioline inquiete. Si accorge del mio disorientamento, alza il tono, colgo qualche parola: - ... perché, vede, è inutile negarlo, l'unica donna di cui si avrà sempre bisogno e che mai rimarrà disoccupata è la sciacquetta ... - Signora - appunto io distratta - letteralmente sciacquetta significa bevanda annacquata... Lei pare non cogliere la mia osservazione e, tenace, continua: - Servono Hostess, questo è il futuro, donne-manichini capaci di dare le informazioni necessarie quando richieste, ma solo quelle, è chiaro... Continua nella sua spiegazione. Alzo lo sguardo un attimo: è perfetta, trucco impeccabile, capelli immobili, mani curate, abbigliamento da catalogo, attraente ma non eccessivo, sorridente, linguaggio educato; ha le mani sulle guance, come a tenersele, in un gesto che richiama un'innocenza adolescenziale oramai perduta seppur non in modo evidente. Torno a fissare i miei insetti. Infine, lei si spazientisce: - Che succede? - mi fa con una leggera vena di irritazione nella voce - Lei non mi sta affatto ascoltando! - Il pavimento è invaso da insetti! - sbotto io incredula. - E allora? - ribadisce quella con assoluta noncuranza - A chi vuole che importi? Questo mi colpisce. Mi guardo intorno. Una piccola folla a ondate si accalca alle casse per pagare. C'è talmente tanta gente, che tutto il grande magazzino sembra un serpentone di formiche in fila in attesa del proprio turno. Ci sono persone sedute persino sulle scalette che portano al lungo corridoio da cui si accede ai servizi. Siedono lì impassibili: accanto, sugli scalini, hanno disposto, quasi a volerli rivendere, alcuni preziosi e minuscoli manufatti in vetro soffiato. Quelli che nell'attesa sono costretti a far uso dei servizi passano attraverso gli scalini, non fanno nemmeno caso agli articoli ivi collocati, li calpestano, li rompono, rimane solo polvere di vetro, ma gli altri non ci fanno caso, quando devono scorrere verso la cassa raccolgono la polvere e la pagano senza battere ciglio. Intanto, gli insetti tentano la scalata agli scalini. In alcuni punti, c'è un pantano di scarafaggi pestati mischiati al vetro, un magma appiccicoso e scricchiolante, eppure per i clienti sembra tutto normale. "Già", mi dico, " A chi vuoi che importi?". La signora insiste: - Tuttavia, se lei ritiene la cosa rilevante, forse dovrebbe rivedere le sue priorità - sorride accondiscendente, con una tenerezza pietosa che non capisco. - Priorità?- domando io. Vorrei proseguire e chiedere cosa c'entrano le priorità, ma un grosso ragno esce da non so dove. Penso che sia un'illusione, intanto quello ha iniziato a tessermi un bozzolo addosso. Il serpentone di formiche continua a muoversi verso le casse e gli occhi impietosamente azzurri della signora-ragazzina mi guardano pacati, un cielo limpido, un mare calmo. Il ragno tesse la sua tela. Vorrei muovermi, eppure sono ancora convinta che non sia possibile, che sia solo un sogno, una fantasia, un incubo. "Se veramente un enorme ragno giallo e nero mi stesse imbozzolando con la sua tela, di certo, qualcuno direbbe qualcosa!", mi dico, mentre comincio a non vedere più niente. La tela è giunta agli occhi. E, prima di perdere la coscienza, con l'ultimo barlume di lucidità che mi rimane, penso: "Be', suppongo di non aver passato il colloquio di lavoro." Ci sono luoghi in cui, se spalanchi gli occhi, apri bene le orecchie e abbassi il tono della voce, puoi ascoltare storie meravigliose che solo quel posto, in quanto tale, ti può raccontare. Ammetto che la poeticità dell'ispirazione, dettata dall'ammirazione incantata della Terra, in me, si ferma al pensiero... l'agire è tutt'altro che contemplativo e "romantico", tuttavia, vi garantisco che a molti dei sussurri giunti alle mie orecchie dalle Terre che ho attraversato mi sono ispirata per il mio libro.
Possiamo negare di essere in parte i posti che abbiamo vissuto e che ci sono entrati dentro abitandoci? Io le ho ascoltate tutte le mete dei miei viaggi, mi sono fatta narrare le loro storie, le ho annusate nell'aria, quando profumavano e anche quando emanavano miasmi sgradevoli, le ho assaporate nei gusti che l'umidità, la pioggia, il loro vento mi hanno lasciato addosso, sulla pelle e nella carne; c'ho scherzato con queste Terre e i loro racconti, le ho consolate con i sorrisi quando si facevano troppo tristi nella narrazione, mi sono fatta consolare, quando non trovavo pace nelle loro storie. A queste Terre, a tutte le mie Terre la mia gratitudine... ché se loro vorranno accogliere ancora questo pagliaccetto profugo temporaneo del circo della vita, io, certo, ben volentieri accoglierò di nuovo loro. Le mie Terre le trovate tutte ne "Il Viaggio": non c'è bisogno che le riconosciate, giacché io le conosco tutte e voi ci potete vedere ciò che preferite. Ma se io volessi chiedere e voi decideste di rispondere, a quali Terre siete grati? A quali appartenete e non vorreste mai smettere di farlo? Dove avete scambiato le vostre storie? Mi piacciono le storie... raccontatemi le vostre e quelle delle vostre Terre. Chi ha scaricato e letto il primo capitolo del mio libro o, comunque, chi ha letto "Il viaggio. Volume I" sa che è dedicato a mia Madre e alle #Vitellozze... Non vi starò a spiegare chi siano le # Viellozze... non possono essere capite, solo vissute: se non vi appartengono, non saranno mai vostre, perciò vi risparmierò fiumi in piena di parole appassionate, eppure per voi non comprensibili. Mia #Madre è #unamadre, quindi non necessita di spiegazioni. Il #24luglio (nata il 23 ma registrata il giorno successivo) è l' #annivesario della sua nascita. Ci tenevo a farle una #sorpresa. Nonostante il #libro sia uscito il #14luglio (data non affatto casuale), lei non sapeva nulla. Ho acquistato il #Kobo più semplice e intuitivo, grazie a #Calibre ho caricato l' #ebook e, con poca convinzione, le ho regalato la mia #opera, spiegandole quanto fosse importante per me che la leggesse come se io fossi una sconosciuta acquistata a 5,00 euro nella cesta delle offerte/svendite del supermercato. Mia #Madre è del 1948, ha fatto la terza media per poi andare a lavorare come "maglierista". Tuttavia, mia #Madre, nome di #cielo e #occhi di #stelle, ha letto "La montagna incantata" di #ThomasMann, "I Vangeli Apocrifi", "Il Conte di Montecristo" di #AlexandreDumas e molti altri #libri ancora che io non riuscirei nemmeno ad avvicinare probabilmente...
Oggi ha finito di leggere il mio #libro e, con le lacrime agli occhi, mi ha detto che è #favoloso, #meraviglioso... e io sono #felice, immotivatamente ma assolutamente #felice... è l' #amore di chi ami, il #superpotere, il #senso, il # fine, ciò che dai per scontato, ma che quando lo (ri)scopri ti stupisce sempre come l' #arcobaleno alla fine del #temporale. Nella "costruzione" del mio blog, questo post era dedicato a una storia di benvenuto, dedicata a chiunque fosse incappato, per volontà o casualità, nel mio sito. La storia non è mai stata pubblicata, poiché, ahimé, piena di spoiler. Tuttavia, quando ho pubblicato il sito, è rimasto il post vuoto. Oggi, ho deciso di riempirlo. Sto correggendo la seconda parte de Il Viaggio, ma non ne vedo la fine e sono un po' demoralizzata, perciò ho bisogno di distrarmi minimamente. Non so quanti di voi amano i manga, io molto, ma questo lo sapete già. La storia che vi racconto è tratta da un manga che ho amato immensamente, Video Girl Ai. Parla del robottino Kokoro. Ve la racconto come la propone Katsura:
"Uno scienziato [...] costruì un robot per rendere felici tutti i cittadini e lo chiamò Kokoro (cuore/mente). Kokoro [...] provò innanzitutto a fare amicizia con loro (i cittadini), ma essi non avevano mai visto un robot, e non lo vollero nemmeno avvicinare. E così Kokoro si rattristò perché non poteva farli felici. Insomma, cosa avrebbe potuto fare? Un giorno vide che il carpentiere si era rotto un braccio e, per aiutarlo, costruì la casa al suo posto. Il carpentiere fu molto felice e anche Kokoro si ricaricò. (La sua fonte di energia sono le risa di gioia). Da quel giorno, Kokoro divenne popolare in tutta la città e le persone in difficoltà andarono da lui una dopo l'altra." Nel manga, a questo punto Yota (lo sfigato e irritante coprotagonista di Video Girl Ai), timoroso di urtare la sensiilità di Ai, che sta per spegnersi, decide di interrompere la storia: infatti, Kokoro, dopo aver reso tutti felici, sarebbe dovuto finire dimenticato in discarica. Una volta persa Ai, Yota, che la crede perduta per sempre, modifica come omaggio a lei, la fine. "Grazie a Kokoro gli abitanti della città erano ora tutti felici. - Sono un robot e, dato che ora sono tutti felici, io non servo più! - e Kokoro chiuse gli occhi in silenzio. Quando gli abitanti della città lo videro immobile nel deposito dei rottami, si misero a piangere. - Pensavamo di essere tutti felici, ma così non lo possiamo proprio essere: Kokoro è un abitante della città, ormai - e così i cittadini pregarono - Se esiste un Dio in questo mondo, che ascolti la nostra preghiera! Pregarono per ore e ore, sempre di più, finché un raggio di luce apparve dal cielo e si udì una voce: - La vostra preghiera sarà esaudita. I sentimenti dei cittadini erano arrivati fino al cielo. Kokoro divenne un essere umano." Video Girl Ai, Masakazu Katsura (All rights reserved) Anche se tardiva, spero che questa storia di benvenuto vi sarà gradita. :) Buona domenica! |
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June 2021
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